La Baitina - Asiago, Provincia di Vicenza

Stai cercando un luogo accogliente e raffinato per una piacevole esperienza enogastronomica o per un soggiorno confortevole La Baitina in Via Kaberlaba, 35, 36012 Asiago (VI) potrebbe essere la scelta ideale per te

La Baitina offre una combinazione unica di hotel e ristorante, garantendo un'esperienza completa e personalizzata per i propri ospiti. Il ristorante propone una cucina tipica e raffinata, utilizzando ingredienti di qualità e ricette tradizionali, il tutto accompagnato da una selezione di vini pregiati. L'hotel, invece, offre camere confortevoli e arredate con gusto, per un soggiorno indimenticabile.

La location di La Baitina è un altro punto di forza: situata ad Asiago, una delle località turistiche più famose e apprezzate delle Alpi, offre la possibilità di godere di paesaggi mozzafiato e di praticare numerose attività all'aria aperta. In inverno, è possibile sciare sulle piste delle vicine montagne, mentre in estate è possibile dedicarsi a passeggiate, trekking e mountain bike.

Se stai cercando informazioni su La Baitina, ti consigliamo di visitare il loro sito web: labaitina.com. Qui potrai trovare tutte le informazioni necessarie, dalle camere disponibili al menu del ristorante, oltre a poter effettuare direttamente la prenotazione. Il sito è intuitivo e facile da navigare, rendendo la ricerca di informazioni ancora più semplice.

Inoltre, se sei un amante delle recensioni e delle opinioni degli altri utenti, sappi che La Baitina ha ottenuto un voto medio di 4/5 su un totale di 391 recensioni su Google My Business. Questo dato può esserti utile per farti un'idea più precisa sulla qualità del servizio offerto.

Recensioni di La Baitina

Antonella Biasi

2/5

Hotel con arredamento molto datato. La moquette per terra e l' abuso di legno scuro non danno l' idea di pulizia. Ho soggiornato due notti con una gita aziendale. Il prezzo pagato alla struttura, 75 euro per la mezza pensione, era sproporzionato. La colazione era normale: qualche affettato, yogurt, cereali, burro, marmellata, nocciolata e brioches. Penose sono state le cene. La prima sera si poteva scegliere fra pasta e pesto o vellutata, costine oppure 3 fettine sottili di brasato, per contorno o purè o piselli. Mela. Vino e acqua. La seconda sera era previsto pasta con sugo d' asino o minestra d' orzo, bistecca o involtini di pollo con verdura lessa o broccoli. Mela. Vino e acqua. Discutibile anche la qualità del cibo. Ciò che mi ha fatto arrabbiare è stata la mancanza di elasticità e comprensione. Il secondo giorno una persona del gruppo è stata ricoverata d'urgenza al pronto soccorso di Santorso. Alla sera su insistenza della cameriera di dover portare assolutamente i piatti in tavola alle 19.30, le ho spiegato che si trattava di un emergenza ed eravamo in attesa che rientrassero dall' ospedale. Le pietanze, comprese le bistecche ai ferri, sono state messe sul tavolo e lì sono rimaste finché i nostri amici non sono rientrati (ore 20). Non c'è stata la minima preoccupazione di offrirsi di riscaldarli. Mi sembrava di essere ospite in un hotel da incubo.

Sarah Bertolin

2/5

Siamo sempre venuti a mangiare da voi. Posto con vista favolosa e buon cibo.
Ma qualcosa non va e credo che se volete tenere aperto a lungo dovreste cambiare.
Siamo passati oggi da voi (prima e dopo di voi tutti strapieni)
Entriamo col sorriso e ci aspetta un muso lungo sempre. Chiediamo di poter mangiare qualcosa all’aperto visto che siete fornito di una splendida terrazza e di un fronte hotel molto bello.
Niente con sto muso lungo ci risponde che dobbiamo chiedere alle cameriere () se hanno voglia di fare servizio esterno.
Premetto che avevate forse 15 coperti…. Ma fuori no non si poteva (è estate con vista splendida….) ma io dentro in quel buio con questo tempo non ci voglio stare.
Ok ci va bene anche un tost che ci possiamo mangiare davanti, ma ci risponde che a quest’ora chiedere al cuoco non si puó (ma sempre 15 coperti al massimo c’erano!)
E manco quello.
Pazienza ce ne andiamo.
Ma se siete gli unici ad essere vuoti forse qualcosina dovreste cambiate.
E non è problema del personale che manca!
Perchè 3 toast li poteva fare anche la signora che sta in ingresso andando in cucina…. D'altronde è sua l’attività… Perlomeno non vanno via i clienti che come noi vengono spesso.
Serve un sorriso, un miglior modo di fare. Così non va. Mi spiace!

Francesca Zucchi

4/5

Abbiamo alloggiato qui con il nostro cagnolino camere pulite, personale gentile, fantastica vista dal bar soprattutto la sera. Al ristorante si mangia veramente molto bene cucina tipica abbiamo cenato ogni sera coccolati dalle ragazze sempre attente ai Clienti e molto gentili.
Colazione ottima.

Martina Bianucci

1/5

Mi dispiace scrivere questa recensione dato che siamo venuti più volte.
Il cibo non è il massimo, basterebbe più cura e delle porzioni più abbondanti, ma comunque buono come rapporto qualità prezzo vista anche la posizione (soprattutto con the fork), nonostante molti piatti dopo averli ordinati vengano detti poi non disponibili.
L'accoglienza non è mai stata delle migliori, superandosi però alla fine di questa serata. Il servizio è diventato sempre più sbrigativo ma soprattutto la maleducazione della proprietaria in ingresso a cui abbiamo chiesto di offrirci un amaro (come spesso si usa da queste parti) e dopo averci detto di sì ed averlo versato è stata a guardarci chiedendoci poi "se prendete lo scontrino io vado che ho altro da fare", noi non abbiamo capito subito ma poi ci ha detto il prezzo e che dovevamo pagare, solo in contanti, senza scusarsi dell'incomprensione ma soprattutto offendendo dicendoci che non ragioniamo perché se il prezzo è già basso non possono offrire amari e avremmo dovuto arrivarci da soli.
Il problema non era pagare l'amaro, ma la maleducazione nel rispondere e soprattutto senza ricevere poi un saluto uscendo dal locale, ricordando che siamo tra le poche persone che ancora lo frequentano.
È un vero peccato perché basterebbe solo un po' di gentilezza ed educazione e forse il ristorante non sarebbe sempre vuoto nonostante goda di un ottima posizione.
Da rivedere totalmente i comportamenti del personale perché così facendo, in un posto già poco frequentato, si "tirano la zappa sui piedi" da soli e poi c'è poco da piangere che non hanno clienti come la proprietaria che una volta precedente è venuta al nostro tavolo lamentandosi della situazione.

Cruiser06458231959

Personale gentile e disponibile. Ristorante soddisfacente. Panorama meraviglioso, da relax assoluto. Purtroppo il punto negativo sono le camere anni 50: noi eravamo in 5 in una camera da 2 : controsoffitto che lasciava cadere intonaco, pulizia del bagno non buona, crepe alle pareti e al pavimento del bagno. Inoltre c'era la moquette, non proprio igienica a mio parere.Se le camere venissero ristrutturate ci potremmo tornare sicuramente.

Silla Fregona

2/5

Posizione splendida con veduta sull'altopiano di Asiago che però da sola, se non l'accompagni alla pulizia e al buon cibo, poco può fare. L'albergo è datato e porta il segno del tempo: andrebbe rimodernato sia fuori che dentro, stanze comprese (salvo per il bagno che sembra essere stato ristrutturato). Manca di pulizia: sia nella stanza (polvere dappertutto), sulle scale presenza di peli di cane, e nelle aree comuni (bancone e zona del bar piena di polvere). Sul cibo non ci si può nemmeno esprimere: poco e scadente. Preparato senza amore, usando per lo più prodotti confezionati e messi nel piatto. Formaggio grattuggiato, olio e sale in monoporzione sono più da b&b che da hotel. La colazione è scarsa, consiste in poche cose da mangiare e per lo più confezionate. Non vanno forte nemmeno sul personale che ti accoglie con distacco e sembra quasi di fargli un torto. Ciliegina sulla torta: le consumazioni extra si pagano immediatamente in contanti. Di 4 notti in mezza pensione abbiamo speso 736€. Avrei investito volentieri qualche qualche euro in più a fronte di un servizio più accettabile.

nadir mars

1/5

Sono molto deluso dato che siamo venuti più volte ma non ci eravamo mai accorti di quanto é maleducata la signora all'ingresso, nonché la proprietaria del posto. Abbiamo prenotato un posto nella stanzetta piccola e quando siamo arrivati ci é stato detto che la stanza era chiusa, senza neanche accompagnarci ci siamo seduti in un tavolo nella stanza colazioni dell'hotel, abbiamo ordinato lo stracotto di musso , neanche 5 pezzi di carne ,oltretutto freddi,il piatto era ricoperto solo di sugo.
Dato che avevamo ordinato solo dell'acqua da bere la cameriera ha insisto per farci prendere del vino nonostante noi ripetutamente le abbiamo detto che ci bastava solo l acqua... Stessa insistenza nel chiedere se volevamo dolci o caffè...prima di pagare vado in bagno e ci esco prima di fare i bisogni data la puzza e la luce che continuava a spegnersi ed accendersi ,arrivati al bancone dopo aver pagato abbiamo chiesto alla simpaticissima signora col musone se ci offriva un amaro ,c'è lo ha versato e dopo neanche un minuto ci ha chiesto se potevamo muoverci a pagarlo perche forse avevano bisogno di lei in sala, noi sconcertati vedendo il conto di 8€ per due amari dopo che ci aveva detto che lo avrebbe offerto gli abbiamo chiesto il motivo e la risposta é stata che per un conto così basso gli amari vanno pagati e che dobbiamo ragionare prima di parlare... Insomma in questo posto cercano di spillare i soldi in qualsiasi modo anche ai pochi clienti abituali che gli sono rimasti dato che la maggior parte delle volte non c'era nessun altro commensale se non noi nonostante fosse weekend... Inutile che poi la proprietaria musona viene a piangere mentre mangiamo dicendoci che non hanno più clienti se il comportamento é questo, avranno incassato 8€ in più oggi ma hanno perso due tra gli ultimi clienti che gli erano rimasti...sconsiglio di andare in quel posto anche se avete lo sconto con the fork non ne vale la pena meglio fare la fame e dormire a pancia vuota ma col cuore sereno

Carlo Milan

1/5

Non sono solito fare recensioni, ma questa volta non posso esimermi dal commentare questo luogo. Il riferimento è al ristorante, non all’albergo.
Cerchiamo, insieme ad un altra coppia, un luogo dove cenare la sera prima di ferragosto e, trovandoci ad Asiago, andiamo a spulciare quali rinomati locali ci può proporre il ridente altopiano.
Dopo alcuni tenti i andati a vuoto per mancanza di posti a sedere, proviamo a chiamare la Baitina chiedendo un tavolo per 4 adulti e 2 bambini, per un totale di 6 persone (nel caso in cui qualcuno avesse bisogno di aiuto in matematica, come chi ha preso la nostra prenotazione).
Arriviamo al locale e un cartello adesivo attaccato alla porta d’ingresso ci accoglie in maniera goliardica, indicando che all’interno del locale saranno in vigore le leggi Venete. Sicuramente simpatico, mi auguro che questo fosse l’intento finale.
Entrati nel locale siamo accompagnati ad un tavolo da 4 coperti, magicamente i bambini non sono stati considerati come umani degni di posto al tavolo. Ovviamente non sono disponibili altre sistemazioni.
Soprassediamo alla cosa e con spirito di sacrificio ci stringiamo, mettendo 2 persone a capo tavola (non era possibile usare l’altro capo della tavola perché altrimenti avremmo bloccato una via di passaggio in sala).
All’arrivo della cameriera chiediamo di iniziare subito con i bimbi, ordinando la pasta in menu. Poi procediamo ordinando una bottiglia di Soave, 3 primi e 1 secondo di cui un capriolo con polenta abbrustolita ma senza polenta e se possibile sostituirla con un altro contorno. Ci dicono impossibile, perché il piatto viene fatto tutto insieme (?!?!). Ordiniamo quindi a parte delle patatine fritte.
Dopo qualche minuto la cameriera torna, dicendoci che il vino non era disponibile, ordiniamo quindi un Custoza (differenza di prezzo di 5€ in meno).
Dopo un po’ arrivano i primi piatti, quelli degli adulti comunicandoci che la pasta per i bimbi non era disponibile e che potevano fare delle tagliatelle. Leggermente infastiditi dal fatto che avevamo ordinato prima il loro cibo per poter essere di supporto in caso di bisogno, accettiamo il cambio e procediamo con la cena. Le pietanze, nel complesso, sono risultate gradevoli.
Nel frattempo, una cameriera porta dei gelati al calice ad un altro tavolo. Immagino per inesperienza, rovescia 1 dei 3 bicchieri al tavolo e, con molta scioltezza, raccoglie con le mani il gelato e lo rimette nel calice. Fortunatamente questo non viene servito ad altri tavoli (almeno lo spero).
Al termine della cena ci viene proposto se gradiamo un dolce. Chiediamo una cheesecake da menu. Risposta: non disponibile. Controproposta: semifreddo ai frutti di bosco. Accettato.
All’arrivo del semifreddo constatiamo che il semi era stato lasciato in cucina, portando solo in freddo, anzi, il congelato.
Chiediamo il conto e, non vedendolo arrivare in 20 minuti, ci accingiamo a raggiungere la cassa per onorare il nostro pasto. Arrivati in cassa constatiamo che il Soave era stato mantenuto in conto, senza la sostituzione con il nuovo vino. Lo facciamo presente alla cassiera la quale ci dice: “Tranquilli, è lo stesso!”. Con la poca voglia di discutere in un posto nel quale sicuramente non metteremo mai più piede, facciamo un cenno di assenso e prendiamo la via d’uscita. Nel farlo notiamo un foglio con gli orari del rosario e della S.Messa. E qui mi viene in mente un vecchio detto Veneto al quale forse faceva riferimento il primo cartello: “piànzar el morto par cucar el vivo”. Piangere il morto per fregare il vivo. Il cerchio si chiude, il sipario si abbassa. La legge Veneta è stata rispettata.