LUCA I
Quest’anno siamo tornati per la quarta volta a trascorrere le nostre vacanze estive dalla sig.ra Elena, in Valle d’Aosta ad Aymavilles, all’imbocco della Val Di Cogne. Dalla casa, (a soli 500 metri dal castello) si gode uno stupendo panorama sui rinomati vigneti e sulla stessa Aosta che dista solo 7 km. Abbiamo trovato comodissima la posizione al centro della regione : in questo modo non ci sono valli troppo lontane da raggiungere. Anche l’autostrada è a un passo.||La casa è molto silenziosa, la camera era pulita, ordinata ed arredata con buon gusto. Il bagno è privato e molto spazioso.||L’accoglienza della signora Elena è andata ben oltre il dovuto: la colazione è a base di torte fatte in casa, pane freschissimo spesso ancora caldo, croissant e biscotti, con marmellate, miele o nutella, e poi tè, caffè, ecc…cercando sempre di assecondare le preferenze dei suoi ospiti. L’intrattenimento mattutino è accompagnato da lunghe chiacchierate con precisi suggerimenti e indicazioni sulle manifestazioni che si svolgono in Valle, sui percorsi di trekking, sui rifugi e luoghi di interesse da raggiungere, sulle valli migliori da visitare a seconda delle condizioni meteo. Per noi è stata anche un’ottima introduzione alla cultura valdostana spaziando dalla cucina, all’arte, al folklore e allo sport (provate per esempio a chiederle informazioni dettagliate sulla storia e i siti archeologici romani di Aosta, e rimarrete incantati!!). Ma per chi è interessato ai segni lasciati dai Romani, non bisogna andare troppo lontano: nello stesso comune di Aymavilles, a poca distanza dal centro, c’è il Pont d’Aël, ponte-acquedotto costruito dai Romani nel 3 a.C. , alto ben 66 metri e perfettamente conservato, grandiosa opera di ingegneria edile ed idraulica. Oggi lo si può ancora percorrere, passando dove in antichità scorreva l’acqua, ma non guardate di sotto se soffrite di vertigini!!||La posizione è ottimale anche grazie alla vicinanza col Parco del Gran Paradiso: in una ventina di minuti si sale a Cogne, da dove partono decine di sentieri che attraversano tutto il Parco, rendendo possibili incontri più o meno ravvicinati con marmotte, camosci e stambecchi.||Ma anche se si sceglie di non allontanarsi troppo dalla casa, si può godere di piacevoli passeggiate per le vie del paese alla ricerca degli innumerevoli fontanili che offrono acqua buonissima e freschissima, oppure scendendo fino alla chiesa di Saint Lèger con la sua stupenda facciata esterna affrescata. In alternativa, ci si può addentrare tra i rinominati vigneti della “Cantina degli 11 Comuni” con diversi percorsi in bicicletta a pedalata assistita.||Noi, dopo aver visitato tutte le valli, abbiamo iniziato a spingerci anche verso le frontiere: in Svizzera ci si arriva rapidamente con il tunnel autostradale sopra Aosta, ma noi abbiamo preferito la strada più lunga e panoramica del colle del Gran San Bernardo, da cui si scende a Martigny (magnifico l’anfiteatro romano!) per poi proseguire verso il lago di Ginevra. In Francia invece ci si arriva in poco più di mezz’ora con il traforo del Monte Bianco, oppure (copritevi bene!!) salendo in funivia da Courmayeur verso i ghiacciai e ridiscendendo poi, sempre in funivia, verso Chamonix.||Infine, cosa che non guasta mai: l’accesso internet non è mai stato un problema (ci sono diverse aree wifi gratuite sparse in tutto il paese). ||Per mangiare, vi consigliamo “La Pineta” (poco sopra il Pont d’Aël) oppure il locale “Old Grizzly”, poco sotto il castello. Vista la breve distanza, noi diverse volte abbiamo scelto di cenare ad Aosta (ospiti fissi al “Moderno”, sulla strada pedonale a poca distanza da Piazza della Repubblica), per poi concludere con uno strepitoso gelato da “Grom”!!